Il bonus Mamma Domani ha un valore di 800 euro ed è un’agevolazione da parte dello Stato che è stata confermata anche per l’anno 2018 dalla legge di Bilancio. Lo stesso è nato per sostenere le neo mamme in merito alle ingenti spese che un nascituro comporta, sia dal punto di vista diagnostico che da quello relativo all’acquisto dei prodotti di prima infanzia.
Bonus mamma domani: cos’è e a chi è rivolto
Il bonus mamma domani, chiamato anche premio di nascita, è un’agevolazione del valore di 800 euro, prevista dal Governo Renzi – Gentiloni, che viene corrisposto dall’INPS per la nascita o per l’adozione di un minore, a partire dal primo gennaio 2017.
La domanda deve essere presentata dalla futura mamma non prima del compimento del settimo mese di gravidanza, ossia all’inizio dell’ottavo mese, oppure alla nascita del bambino.
Se il parto è prematuro, ossia prima del compimento del settimo mese, la domanda può essere comunque presentata.
Per quanto riguarda l’adozione, la domanda va presentata nel momento in cui si ottiene l’affidamento preadottivo nazionale o internazionale o con sentenza definitiva di adozione nazionale e internazionale.
Il Bonus mamma domani prescinde dal reddito ISEE, pertanto, indipendentemente dalla situazione patrimoniale e reddituale, sarà comunque possibile fare richiesta. L’importo del bonus prevede l’erogazione del beneficio in un’unica soluzione. Il pagamento può avvenire tramite bonifico domiciliato presso ufficio postale, accredito su un conto corrente bancario, accredito su un conto corrente postale, accredito su libretto postale o accredito su una carta prepagata dotata di IBAN.
Bonus mamma domani: come funziona?
Il bonus mamma domani viene erogato a tutte le future mamme che siano dotate di determinati requisiti. In primo luogo occorre che la richiedente sia regolarmente residente in Italia e presente nel Paese, questa regola vale per le cittadine italiane, comunitarie ed extra comunitarie. Le cittadine non comunitarie, per godere del beneficio, devono essere in possesso dello status di rifugiato politico o del permesso di soggiorno dell’Unione Europea, per le soggiornanti di lungo periodo, o della carta di soggiorno.
Per godere del beneficio dello Stato occorre fare una domanda non prima del settimo mese di gravidanza e comunque entro un anno dal verificarsi dell’evento, sia esso nascita, adozione o affidamento.
Il premio non concorre alla formazione del capitale in fase di dichiarazione dei redditi.
Bonus mamma domani: come richiederlo?
Per godere del bonus mamma domani, tutte le aventi diritto devono presentare un’apposita domanda all’INPS. Questa può essere inoltrata tramite i servizi telematici presenti nel portale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, se si possiede il PIN. In questo caso è possibile scaricare il manuale utente che consentirà alla richiedente di consultare la guida specifica per la compilazione della domanda.
Il bonus mamma domani può essere richiesto anche avvalendosi delle prestazioni di enti di patronato o contattando i numeri 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile.
Alla domanda deve essere allegata la certificazione sanitaria rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale necessaria per attestare la data del parto presunta. Per ogni evento, nascita, affidamento o adozione, può essere presentata una sola domanda. Non saranno accettate le domande fatte dopo la nascita quando già era stata chiesta l’erogazione del bonus mamma domani al compimento del settimo mese di gravidanza.
Se la gravidanza diventa plurima ma la domanda è già stata presentata, sarà possibile presentare un’integrazione della stessa con il numero dei bambini nati per godere di un ulteriore beneficio.
La documentazione può essere presentata anche da un legale rappresentante della richiedente o dal padre, in caso di morte prematura della madre, tramite le stesse modalità.
Alla domanda devono essere allegate una serie di informazioni come la certificazione dello stato di gravidanza, valido anche in caso di decesso della madre quando la domanda è presentata dal padre.
Le cittadine extra comunitarie dovranno inoltre presentare gli estremi del permesso di soggiorno come il numero identificativo di attestazione, l’autorità che lo ha rilasciato, la data di rilascio e il termine di scadenza.
Se il parto è già avvenuto, invece, la dichiarante dovrà allegare alla domanda le generalità del bambino, comprovate dal codice fiscale. In caso di parto plurimo vanno indicate tutte le generalità.
Per quello che riguarda l’adozione o l’affidamento occorre distinguere quello nazionale da quello internazionale.
Nel primo caso vanno allegati tutti gli elementi descritti nel provvedimento di adozione o affidamento disposti dall’autorità competente come tipologia, numero di protocollo, data del provvedimento, autorità che ha rilasciato il provvedimento. Nel caso di adozione o affidamento internazionale devono essere allegati tutti gli elementi previsti per l’ingresso del minore in Italia, rilasciati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali come il numero e la data dell’autorizzazione. In entrambi i casi è possibile presentare copia digitalizzata invece che cartacea.
Sempre in merito all’adozione o all’affidamento è necessario fornire all’INPS la data di ingresso in famiglia comprovata da un’apposita copia digitalizzata del certificato rilasciato dall’ente che ha curato la procedura di adozione. In caso di abbandono da parte della madre o decesso di questa ci sarà l’affidamento esclusivo del nascituro al padre che dovrà allegare alla domanda tutti gli elementi previsti.
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