Come Giocare Con un Neonato?
Come giocare con un neonato? È la domanda che si pongono molti neo genitori dopo l’arrivo di un figlio. Nelle fasi successive alla nascita, l’allattamento e i riposini occupano gran parte della giornata del neonato, ma è importante ritagliarsi dei momenti per giocare con lui.
Perché giocare con il neonato è importante?
Giocare è fondamentale per lo sviluppo motorio e psichico del bambino, ma anche per instaurare e far accresce l’approccio relazionale con i genitori e con il mondo esterno.
Condividere con il proprio bambino momenti di svago ha un forte e positivo impatto sul piccolo, che in questo modo è in grado di sviluppare competenze motorie ed intellettive fondamentali. Ogni stimolo visivo, tattile ed uditivo lo aiuta a crescere e a compiere sempre nuove tappe e scoperte.
Come cambia il gioco con il neonato nel tempo
L’approccio al gioco si modifica in base all’età del piccolo e alle competenze che acquisisce a poco a poco. Mano a mano che il neonato cresce, infatti, il gioco diventa più complesso, ma rimane pur sempre il modo migliore per condividere spazi, momenti ed esperienze. Giocare, poi, non significa esclusivamente utilizzare giocattoli, ma anche creare occasioni di creatività con semplici oggetti di casa o “rinnovare” o trasformare qualcosa per renderlo nuovamente interessante agli occhi del bambino.
Il neonato ha necessità di sperimentare e osservare l’effetto che le sue azioni producono. Per questo dobbiamo cercare di lasciargli la possibilità di esprimere al massimo la sua creatività e fantasia.
Esempi di come giocare con un neonato
0- 3 mesi : Il neonato è concentrato principalmente sul nutrirsi e sul dormire. E’ possibile però stimolare la vista (che inizialmente è solo periferica e quindi vedono con la coda dell’occhio) ed il tatto con piccoli giochi. Semplicemente con un dito oppure con un piccolo oggetto colorato (meglio se rosso perchè anche da piccolissimi distinguono questo colore meglio degli altri) spostate l’oggetto da un lato all’altro all’altezza degli occhi.
A poco a poco il piccolo seguirà il movimento, sviluppando i primi segnali di attenzione. Potete ripetere lo stesso gioco con una campanellina o con un sonaglio, facendolo suonare prima a destra e poi a sinistra, in alto in basso per vedere se il piccolo riconosce da quale parte arriva il suono.
3 – 5 mesi : Il neonato comincia a scoprire il proprio corpo, agita mani, braccia e gambe ma appare ancora scoordinato. Potete aiutarlo giocando insieme su un tappetone, lasciandolo libero di muoversi a pancia in sù, stimolandolo a girarsi verso destra oppure sinistra cercando di fargli oscillare un giochino colorato davanti. In questa fase, inoltre, i neonati scoprono il tatto, sia con le mani che con i piedi. Proponetegli piccoli oggetti da afferrare con le mani. Oppure mettete un cuscino o una pallina sospesa all’altezza dei piedi in modo che, sentendolo, il bambino sia invogliato a spingere e scalciare.
6-7 mesi : In questa fase i neonati hanno grandi cambiamenti. C’è chi inizia a stare seduto, chi tenta i primi approcci di gattonamento, ma principalmente ci osservano e si interessano a ciò che facciamo. Iniziate dunque a leggere qualche storia o filastrocca, indicando sul libro immagini e figure, facendo versi con la bocca.
Stimolerete la loro curiosità e ricevere le prime vere risate. Un altro gioco da fare è quello del “Cucù”: nascondendovi dietro un oggetto (porta o libro) oppure semplicemente dietro un fazzoletto, sbucate all’improvviso esclamando “Cucù”.
Vi sembrerà banale ma serve a far capire al bambino che le cose esistono (la mamma ad esempio) anche se non si vede. Sulla falsa riga di questo gioco potete giocare a nascondere gli oggetti sotto un asciugamano o lenzuolo.
8-9 mesi : è il momento di far conoscere al bambino il rapporto causa-effetto con piccoli giochi che lo aiutino a capire che compiendo un’azione succede qualcosa. Potete comporre insieme a lui delle piccole torri di costruzioni o farle cadere, oppure farlo giocare con un libro tattile o con dei giochi con pulsanti luminosi e sonori.
L’importante è, nel momento del gioco, spiegare al piccolo cosa fare e come giocare. Questo per stimolarlo alla parola e alla comprensione del linguaggio.
10-12 mesi : E’ il momento delle scoperte, alcuni gattoneranno, altri tenteranno o già lo faranno di camminare. Giocare con loro sarà più difficile visto che vorranno stare sempre in movimento. Ma è utile incentivare lo spostamento facendo dei piccoli “cestini dei tesori”.
All’interno metteteci piccoli giocattoli, sonagli, pupazzini, nastri o anche mestoli (purchè leggeri) e metteteli nelle stanze dove gioca. Incontrandoli si soffermerà a scoprire cosa c’è dentro. In questo periodo sono molto utili anche i giochi sonori e musicali che insegnano loro il ritmo. Ma tra i grandi classici rimane sicuramente quello di battere le mani.
Non è mai troppo presto per insegnare il ritmo ai propri bambini e insegnarli a battere le mani insieme a ritmo di musica può non essere cosi facile. Posizionatevi davanti al piccolo e ripetete con lui il battito di mani, magari in sottofondo una canzoncina, e stimolatelo a unire le mani. Vedrete che divertimento!
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