Guida alla Scelta del Miglior Passeggino: funzionalità e praticità

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Una delle più grandi fonti di indecisione e tentennamento degli ultimi mesi di gravidanza, riguarda la scelta del passeggino o sistema modulare.

Acquistare un modello rispetto ad un altro non deve dipendere dai rivestimenti o dai colori e neanche dalle linee del modello.

Come scegliere il passeggino? Quali sono le caratteristiche che non devono mancare?

La scelta del passeggino deve basarsi sulla qualità del prodotto, la praticità e funzionalità.

Guida alla Scelta del Miglior Passeggino

Se stai valutando l’acquisto di un passeggino nuovo non basarti solo sul modello più carino, le linee estetiche e i colori dei rivestimenti, ma leggi attentamente tutte le caratteristiche del prodotto per capire se va bene per te.

Rifletti prima su che tipo di passeggino ti serve in funzione di ciò che dovrai farci.

Compreresti mai un paio di scarpe senza provarle, ma solo per il colore e modello?

Penso che per prima cosa ti chiederesti in quale occasione indossarle, poi le proveresti, e come ultimo sceglieresti il colore…

Per quanto riguarda il passeggino la scelta è simile.

Deve piacerti, certamente, ma poi devi riflettere sulle occasioni in cui lo userai e solo alla fine valutare i colori.

Come primo elemento di partenza ricorda che questo strumento accompagnerà te e il bambino dai suoi primi giorni, fino ai 3 anni (circa) e deve essere comodo per lui, funzionale e pratico per te.

Basta un duo? Meglio un trio? Ruote grandi? Piccole? Leggero o Classico?

Esistono un mondo di soluzioni estremamente diverse nei tessuti, nella struttura e negli accessori, ma soprattutto nei prezzi.

Non spaventarti per le troppe variabili!

Nella stanza di Leo non poteva mancare una guida che analizza punto per punto le caratteristiche dei diversi sistemi in modo da darti una reale idea sulla scelta migliore per te e il tuo bambino.

Inizieremo a vedere le caratteristiche dei sistemi modulari più comuni sul mercato (Duo, Trio, Passeggino Leggero) per poi scendere nello specifico delle caratteristiche di ognuno di essi.

Al termine della nostra guida sarai in grado di fare la scelta più funzionale, pratica e consapevole.

Quando acquistare un passeggino?

Innanzitutto ricorda che al momento della nascita ti serve l’ovetto per l’uscita dall’ospedale e la culla per tenere il bambino in casa.

Il parto è previsto alla 40esima settimana, ma a partire dalla 30esima circa è possibile, anche se poco probabile, che si verifichi un parto prematuro.

Motivo per cui, già al settimo mese devi avere il sistema modulare a casa, o se vuoi credere alla scaramanzia essere certa che sia in pronta consegna.

A tal proposito, cari papà, vi ricordiamo che ci sono i riduttori e maniglioni da montare, e che i vari elementi, non sono pronti dentro gli scatoli!

Non aspettate il giorno del rientro a casa per tirare fuori i cacciavite.

Sono pochi pezzi da assemblare ma per l’ansia del momento potrebbe sembravi peggio che montare una cucina Ikea.

Altro elemento che devi tenere in considerazione riguardo alle tempistiche è il tempo di consegna.

Specialmente se sceglierai un modello personalizzabile, i tempi di ordine e spedizione potranno essere di qualche settimana.

Considerando tutti questi fattori, l’ingresso al sesto mese, o giù di lì è il momento adatto per concretizzare la scelta.

Trio, carrozzina, duo: quale passeggino scegliere?

Le prime volte che ho sentito dire “ovetto” ho pensato che dalla forma fosse la culla (che a mio parere somigliava ad un uovo).

Motivo per cui non ero per nulla convinta su ciò che la venditrice dello store mi spiegava.

Come poteva la culla essere usata in macchina fino ai 13 Kg?

Ovvio che non poteva essere così, ma per paura di fare brutta figura non chiedevo spiegazioni.

Al terzo negozio ed ennesima spiegazione, un uomo, che credo fosse anche il proprietario, mi ha finalmente indicato l’ovetto fugando ogni mia perplessità.

Qui di seguito c’è un breve glossario che ci aiuterà a fare chiarezza nei termini e nei sinonimi di tutte queste strutture.

Se già le conosci puoi andare avanti senza leggere le caratteristiche tecniche.

Glossario per i novelli mamma e papà

Il telaio è la base strutturale del passeggino. Può essere in alluminio o acciaio.

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L’ovetto o portabebè è quella parte rigida dotata di una maniglia, che, se omologato, funge anche da seggiolino auto.

Si usa dal giorno del rientro a casa dall’ospedale fino ai 13 kg del bambino. In questo caso si chiama seggiolino tipo 0/0+.

La cesta, o navicella o navetta è quella struttura che, legata al telaio, trasforma il sistema in una vera culla.

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Il passeggino classico è infine quello reclinabile che siamo abituati a immaginare, in cui il bambino dai sei mesi in poi esce e riposa.

I sistemi detti trio hanno incluso in un unico prezzo il telaio più i tre elementi descritti sopra.

Ai duo ne manca uno, ma non sempre lo stesso pezzo, quindi potrebbero essere formati da passeggino e cesta oppure passeggino e ovetto.

Il passeggino leggero è un simile a quello classico, ma ha una struttura molto meno robusta che gli conferisce leggerezza, ma non sempre facile maneggiabilità rispetto al classico in dotazione al trio.

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Adesso che abbiamo imparato i pezzi fondamentali, passiamo alle caratteristiche e alle informazioni da sapere prima di scegliere il migliore sistema modulare.

Telaio e Ruote

Sono gli elementi più utilizzati del set e quindi più soggetti a usura o deterioramento.

Il telaio può essere in acciaio, alluminio o ferro cromato.

Sicuramente quello in alluminio è il più leggero.

Sul telaio sono presenti gli elementi di apertura e chiusura e gli ingranaggi per collegare gli altri pezzi e trasformalo in cesta o passeggino.

Fai attenzione proprio a questi sistemi di aggancio, nota che siano il più resistenti possibile e che ti sembrino robusti e stabili.

Prima di fare la tua scelta, ricordati di prendere le misure che sto per dirti, è molto importante:

Bagagliaio dell’auto: non vorrai trovarti a rimandare il tuo trio indietro perchè non hai dove mettere il telaio chiuso.

Porte di casa e dell’ascensore (se abiti ad in un palazzo): potresti trovarti di fronte a sgradevoli sorprese, quali non riuscire a entrare in ascensore con una semplice mossa, ma essere costretta più volte al giorno a smontare e richiudere il passeggino, dovendo anche tenere il bambino in braccio e portare la spesa.

La chiusura del telaio, con o senza passeggino montato (ovetto e cesta sono rigidi) deve essere il più semplice ed il meno difficoltoso possibile.

Un telaio può chiudersi a libro o a ombrello.

Per chiuderlo a libro, normalmente dopo avere messo il freno, spingi il passeggino in avanti e otterrai una struttura compatta.

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Nella chiusura a ombrello, tirando la leva di chiusura verso l’alto si ottiene questa struttura più compatta.

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La scelta, circa il migliore sistema di chiusura si basa solo sulla praticità.

Provandone a chiudere alcuni dei modelli più comuni, magari da amici o parenti che hanno dei bimbi in età da passeggino, o nei negozi specializzati è semplice rendersi conto praticamente qual è migliore per le proprie abilità.

In realtà la chiusura ad ombrello fisicamente impegna poco, perchè basta una mano (con l’altra puoi continuare a tenere il piccolo).

La soluzione a libro in genere è più complessa e prevede più passaggi, ma basta fare delle prove pratiche per capire qual è il metodo più adatto a te.

Quante ruote passeggino e quale misura?

Immagina questa domanda riportata a un’auto.

Dal punto di vista degli pneumatici sono migliori quelli un fuoristrada, un suv o una sportiva?

La risposta non sta tanto nella caratteristica della ruota ma della strada da percorrere.

Quattro ruote, sono sinonimo di stabilità, e più sono grandi, migliore sarà la tenuta su strade dissestate.

Tre ruote, di contro, sono più facili da gestire e più maneggevoli.

Immagina quale sarà il percorso che farai con il passeggino quotidianamente: lunghe passeggiate in strade strette con ciottoli? Spostamenti tra casa e auto? Andrai spesso al parco?

Che tipo di strade percorrerai?

Queste sono le valutazioni da fare prima di decidere se trovi più esteticamente accattivante l’una o l’altra soluzione, perché non sempre quella più esteticamente bella corrisponde a quella che ti fa risparmiare fatica.

Ovetto Seggiolino auto

L’ovetto, è un sistema di seduta rigido che viene usato fin dai primi giorni per rientrare a casa dall’ospedale.

Ha un pratico maniglione per trasportarlo a mano, o può essere usato in auto come seggiolino, ma anche legato al telaio come prima forma di passeggino per le uscite.

Nei primi mesi di vita, quando il piccolo esce di casa, che sia in macchina o a per una passeggiata è bene che sia sempre rivolto verso la mamma o la persona che lui conosce.

Studi hanno dimostrato l’importanza di questo legame, anche solo visivo, che il bambino può continuare ad avere con la mamma o con chi se ne prende cura, nel momento in cui viene esposto al mondo esterno.

Per questo motivo , è bene chiedere se il modello di trio scelto ha la possibilità di posizionare l’ovetto sul telaio sia fronte mamma che rivolto verso il mondo.

Anche in auto, per neonati fino a 13 kg, l’ovetto seggiolino deve essere posto contro senso di marcia, in modo che il bambino e il guidatore o chi è e seduto dietro possano sempre averlo sotto controllo.

Importantissimo disattivare l’airbag anteriore se l’ovetto viene posto nel sedile accanto al guidatore.

Aprendosi l’airbag infatti questo potrebbe schiacciare l’ovetto contro il sedile, con conseguenze fatali per il bambino.

L’articolo 172 del Codice della strada, raccoglie tutte le norme per il trasporto dei bambini in auto.

L’uso del seggiolino è infatti obbligatorio fin dai primi giorni di vita, seguendo attentamente le istruzioni riportate nel manuale e la scelta deve essere fatta in base al peso del bimbo.

Quasi tutti gli ovetti ormai sono omologati per il trasporto in auto, ma è bene chiedere qualche informazione in più per garanzia di una maggiore sicurezza.

Sempre per maggiore sicurezza a bordo, ii crush test sulle automobili hanno messo in evidenza che a parità di condizioni, la soluzione più sicura è quella in cui l’ovetto è fissato ad una base adatta ISOFIX, normalmente un accessorio opzionale al trio, piuttosto che legato al sedile con le sole cinture di sicurezza.

In ogni caso i tragitti dovrebbero essere brevi, non più di 30 minuti perchè il bambino sta semisdraiato e non completamente sdraiato.

Durante i primi mesi infatti le vertebre della schiena non sono pronte a ricevere nessun tipo di carico.

Cesta Neonati

La cesta, o navicella è usata fin dai primi giorni per i piccoli tragitti a piedi, o in casa come vera e propria culla.

Fino a qualche anno fa era permesso il trasporto del neonato in auto, adesso non più, solo in appositi seggiolini omologati.

La cesta permette al neonato i stare nella corretta posizione e non ricevere carichi ed urti involontari.

Importante tanto quanto la struttura è il materasso, che deve essere di uno spessore adatto e traspirante.

Deleteria, secondo i pediatri in questi ultimi anni, la presenza del cuscino perché non permetterebbe il corretto sviluppo delle vertebre cervicali.

All’interno della cesta, sempre secondo le direttive per evitare la SIDS (morte in culla del neonato) non deve stare alcun oggetto o peluche, proprio perché, questi oggetti potrebbero causare involontari soffocamenti.

Nel momento in cui il piccolo crescendo impara a muoversi girandosi con facilità, la cesta dovrebbe essere dismessa a favore dell’ovetto in quanto il piccolo appigliandosi alle sponde della culla potrebbe sporgersi e rendere così questo oggetto da confortevole a pericoloso.

Per chi ama la cesta ma si spaventa di sporcare casa per via delle ruote che dall’esterno potrebbero portare sporco e germi, esiste un accessorio extra che si chiama stand-up.

Come dice la parola stessa è una base leggera, senza le ruote, come la base dell’asse da stiro che permette di posizionare la culla in casa.

Essendo molto leggera può facilmente essere spostata da una stanza all’altra.

Non ha le ruote, ma permette movimenti oscillatori per facilitare il dondolio del neonato.

Passeggino Tessuti e Seduta

Sul passeggino non cè molto da scegliere. Qui l’estetica la può fare da padrone.

L’unico parametro importante per la seduta è che sia reclinabile in almeno tre-quattro posizioni, di cui una completamente distesa, per permettere i sonnellini del piccolo quando si trova fuori con i genitori.

Il tessuto scelto dovrebbe essere traspirante e facilmente lavabile, quindi anche sfoderabile, perchè i bambini si sporcano con molta facilità.

Meglio se prima di fare l’acquisto provate anche la chiusura di sicurezza, perchè le più nuove anzichè due fibbie classiche, hanno un sistema a quattro parti che potrebbe risultare noioso e difficoltoso da chiudere in fretta.

E con questo sei appena diventata un’esperta del favoloso mondo dei passeggini.

Adesso che hai le idee più chiare puoi ordinare il trio dei tuoi sogni, che ti accompagnerà fedele nell’avventura più bella della tua vita: tuo figlio!

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Puoi anche lasciarci un commento per raccontarci la tua esperienza nella scelta del trio.