Svezzamento: tutto quello che avrei voluto sapere!
Quando stasera ho acceso il pc avevo già deciso di scrivere un articolo sullo svezzamento.
Tutto è iniziato quando, dando la pappa alla mia piccolina, mi sono scoperta abile maestra cantastorie e mi sono chiesta quando e come questo sia successo.
Cercavo nei miei ricordi ricette di primi brodi vegetali, prime pappe, creme di riso, mais e tapioca ecc
Poi ho cambiato idea, cioè ho cambiato punto di vista.
Lì, ripensando all’inizio dello svezzamento, ho capito che quello di cui avrei avuto bisogno all’inizio non erano ricette di pappe, come credevo, ma qualcuno che mi desse una mano ad affrontare il cambiamento.
E se non vorrà mangiare? Le piaceranno i cibi? Imparerà a mangiare? O vorrà il biberon fino si sei anni?
Una precisazione importantissima: per quanto riguarda la preparazione delle prime pappe, i brodi ecc devi chiedere prima di tutto al pediatra, poi con la mamma, le zie e le sorelle maggiori.
Infine cerca su internet, ma ricorda che la persona più adatta a darti una guida nell’inserimento dei cibi è solo il medico.
Se poi vorrai potremmo anche scrivere un articolo a parte sulle preparazioni più utili e come risparmiare tempo in cucina.
In quel caso scrivilo nei commenti e verrai accontenta prima possibile.
Svezzamento sogno e incubo di ogni mamma
L’argomento di cui ho deciso di scrivere quindi non è come un fare le prime pappe, ma come si affronta lo svezzamento da mamma e dalla parte del bambino.
Parto dalla mia esperienza e già ti dico che le mie ricette sono ricche di pazienza e di strumenti di cucina indispensabili (niente mestoli di legno per fare paura a nessuno).
Parlando di svezzamento vuol dire che siamo intorno al sesto mese
Finalmente ho piena dimestichezza con il latte, il mio più pochissimo artificiale per farla abituare al biberon.
Conosco a fondo orari di fame, gesti di protesta, sensazioni di pienezza.
Insomma ho un equilibrio perfetto fatto di sintonia e abitudini.
Un bel giorno al controllo la pediatra mi dice che è il momento di inserire il cibo dei grandi.
Prima sensazione: euforia, penso che la mia bambina è diventata grande, e parto con appunti su foglio di carta per non perdermi una parola delle istruzioni della dottoressa.
Ad oggi penso che forse avrei potuto fare anche una registrazione vocale, chissà in quante lo fanno!!!
Esco da lì raggiante, ma… primo panico: dove comprerò ciò che mi serve?
Supermercato? Negozi Bio? Giardini? Da dove vengono quei prodotti? C’è da fidarsi?
Personalmente ho scelto di andare dove conoscevo la fonte, un po’ fuori città e lì ho preso tutto quello che era di stagione.
Per il classico passato di patate,zucchine e carote, quello che non ho trovato fresco l’ho preso alla grande distribuzione di cui mi fido.
Arrivo a casa, con la prima spesa, sempre un po’ eccessiva per il primo brodo: ho almeno 1 kg di tutti gli ortaggi.
Peccato che per i primi brodi freschi di alcuni ortaggi ne ho usato meno di mezzo!!!
Preparo questa prima pappa fumante e… secondo panico: dove la metto?
Nei piattini di plastica giammai mai mai mai.
Dopo il servizio di report sul rilascio di melamina, li uso a malapena per farla giocare.
(Questa è semplicemente la mia esperienza).
Piatto di ceramica e rigorosamente bianco (ha un anno e mezzo e lo faccio ancora).
Posate? Stesso ragionamento: si inizia direttamente dal cucchiaino di caffè del servizio di posate di Ikea.
Quelle in plastica vanno bene per giocare.
Il primo pasto, immortalato con tanto di video per vedere la faccia che fa è stato un po’ deludente.
Mi aspettavo smorfie, cucchiaino lanciato in aria e pappa in ogni dove.
Invece c’è questo scricciolo in un seggiolone enorme, in posizione semi sdraiata, che prova a succhiare la pappa (non sa mangiare ovviamente) con il visino disgustato.
Di lì a poco è diventata voracissima di pasta con le verdure, tutte rigorosamente senza sale e stracotte.
Ma dopo i primi pasti tranquilli sono arrivati i capricci, il cibo sputacchiato, e gli strepitii.
Cosa ho fatto?
Ho provato con gli aeroplanini, ma si sono rivela inutili.
Arriva un carico carico di… bocche serrate!!!!
Ad intrattenere con la tv non sono tanto d’accordo, ma ci ricorro solo in caso di disperazione acuta.
Il miglior metodo per farla mangiare quando proprio non vuole è raccontarle una storia semplice.
Parto sempre da qualcosa di vero.
Quella che funziona di più riguarda i gatti, che lei conosce già perché i nonni posseggono entrambi un gatto.
Un’altra cosa che ho percepito è che i bambini hanno un fortissimo istinto nel comprendere le situazioni.
Se tu hai fretta, sei preoccupata o provi a darle da mangiare qualcosa che tu non mangeresti mai, lei lo capisce e lo rifiuta. Sempre. Parola di mamma!
Strumenti e utensili fondamentali per la mamma
Gli strumenti più utili per me durante lo svezzamento sono e sono stati
- Schiaccia verdure;
- Omogenizzatore;
- Frullatore ad immersione con vaschetta.
Lo schiaccia verdure da subito, l’omogenizzatore dopo, e il frullatore a immersione con vaschetta dal primo giorno dello svezzamento.
Non sono una fanatica del tutto bio, e all’occorrenza ho dato anche gli omogenizzati pronti, ma preferisco quando posso farli e congelarli.
Anche qui vale la regola delle ricette: se ti interessa scrivilo nei commenti e verrai accontentata.
Per i primi mesi ho passato tutte le verdure/legumi con cui preparavo la pappa perché difficili da digerire.
Lo schiaccia verdure che usavo era rigorosamente in acciaio. Puliscilo subito quando lo utilizzi altrimenti ti maledirai per non averlo fatto!!!
- MADE IN FRANCE: questo prodotto è realizzato in...
- FACILE DA PULIRE: un passaverdure lavabile in...
- VERSATILE: ideale per preparare facilmente puree,...
- Ideale per schiacciare qualsiasi tipo di verdura,...
- Dotato di 3 dischi per grattugiare
- Dotato di 3 gambe pieghevoli
- Passaverdura in acciaio Inox, Made in Italy, di...
- 3 filtri diversi a seconda della consistenza della...
- Diametro: 24 cm.
Quando acquistavo gli ortaggi perdevo un po’ di tempo per creare io il minestrone in busta da tenere nel freezer e poi usare all’occorrenza.
Preferisco così piuttosto che cuocerlo e congelarlo cotto. Questo perché secondo me con questo metodo va a contatto con il calore una sola volta e si conservano meglio le proprietà delle verdure.
Invece nell’altro caso avrei dovuto cuocerlo, congelarlo, scongelarlo e scaldarlo.
Le verdure più sono cotte più perdono le vitamine presenti.
Anche in questo caso ribadisco che sono mie idee che non sei costretta a sposare.
L’omogenizzatore è il passo successivo al passa verdure.
Quando il pediatra ti da l’ok alle fibre, puoi preparare tutto con quello o con un robot da cucina tipo bimby.
Ultimo strumento il frullatore a immersione con vaschetta.
- Componenti inclusi: Frullatore, minitritatutto con...
- Tecnologia avanzata ProMix - la forma triangolare...
- Alte prestazioni per zuppe, frullati vellutati e...
- Potente motore - 650 W
Indispensabile per preparare l’omogenizzato di frutta fresca in pochissimo tempo.
Unisco sempre due frutti di stagione diversi, qualche secondo a velocità credente e via.
La consistenza è la stessa di quelli nel vasetto, ma vuoi mettere la freschezza?
Questi sono i migliori consigli che posso darti partendo dalla mia esperienza.
… Dimenticavo: occhio ai bavaglini!!! Sceglili grandi e facilmente lavabili.
Per qualsiasi dubbio scrivi nei commenti e non perderti i nostri prossimi articoli.